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Correre lo skyrunning

Tra cielo e nuvole.

Non è uno sport per tutti, ma…

“Correre nel cielo” in altura è una specialità ormai ventennale e stà conquistando sempre più proseliti in tutto il mondo. Nel 1995 fù fondata la Federazione Sport ad Alta quota FSA e ora a livello internazionale la federazione internazionale di skyrunning ISF raccorda molte federazioni nazionali. Il lavoro svolto dai pionieri dello skyrunning prima e poi FSA e ISF hanno fatto compiere a questo sport un deciso passo in avanti verso la sua affermazione.

Grazie anche agli organizzatori delle gare di skyrunning la pratica di questo sport è in forte crescita nonostante possa essere considerata una delle specialità più faticose e che richiedono il maggiore allenamento specifico per poter essere affrontate. Due soprattutto sono le tipologie principali di atleti che si avvicinano allo skyrunning: gli sci alpinisti e quelli che praticano le varie specialità dell’atletica leggera e trail. Tutti questi praticanti della corsa in quota affrontano queste competizioni per il piacere della sfida nei confronti dei propri limiti.

Una gara di skyrunning tocca altezze elevate, mediamente fra i 1800 e i 4301 metri s.l.m. e per una lunghezza media dai 20 e non superiore ai 50 kilometri. Il percorso di gara, oltretutto, deve essere particolarmente scosceso e presentare numerosi dislivelli. In quota però le condizioni atmosferiche giocano un ruolo molto importante e in alcune situazioni condizionano lo stesso svolgimento delle gare.

Non è uno sport per tutti, ma…

La pratica di questo sport molto tecnico si sta rivelando particolarmente utile per la conduzione di ricerche scientifiche, sottoponendo gli atleti ad analisi ed esami prima e dopo la gara. In particolare, oggetto di studio sono lo stress psicologico, la carenza di ossigeno, la resistenza allo sforzo.

Da queste note si può capire che lo skyrunning non è uno sport per tutti. O meglio, tutti possono praticarlo a condizione di possedere una preparazione fisica davvero adeguata. Una accurata visita medica presso un centro di medicina sportiva è il primo passo, ma anche la “storia” individuale del potenziale skyrunner è importante ed avere già disputato qualche corsa in montagna o trail risulta fondamentale.

GiorgioV