Pegarun
Sul sentiero delle tre aquile
un’aquila rosa Valetudo prima assoluta
è Silvia Rampazzo nella 25 km
6° Rivaben Michele
Il 19 luglio si è corso il “Trail della speranza sul sentiero delle tre aquile”, su un tracciato a scelta di 25 km o 35 km, che ha visto oltre 320 partenti, distribuiti tra i due percorsi.
Il trail costituiva anche la terza prova, oltre all’ecomaratona di Monteforte e al Trail Soave-Bolca, del “Montefortiana challenge trail” o del “Montefortiana Challenge Ultratrail”.
Il trail si svolge sul versante est del Monte Baldo, la partenza è stata data dallo Chalet Novezza a mt.1390 per portare poi, dopo 25km e un D+ di 1250mt , alla stazione sommitale della funivia Malcesine-Monte Baldo (a quota 1750 mslm). Per quanto riguarda, invece, il tracciato dei 35km, seguiva lo stesso percorso dei 25km, per poi proseguire per altri 10km nel versante ovest del Monte Baldo e ritornare alla stazione sommitale della funivia.
In contemporanea partiva una non competitiva di 10 km, con arrivo in zona partenza.
Io ho optato per il percorso di 25 km che mi permetteva di chiudere il circuito challenge classico.
Giornata splendida per me, ma penso un po’ per tutti, vista la bellezza dello scenario, l’ottima riuscita organizzativa e la splendida giornata di sole.
Il percorso è estremamente filante, se si esclude la rampa finale prima dell’arrivo. Sterrato in saliscendi, prati delimitati da falesie a picco e lunghi tratti ombreggiati nel mezzo di una bellissima faggeta, per poi scollinare, raggiunta la cresta del monte, e percorrere l’ultimo tratto in single track a picco sul lago di Garda.
Partita con gambe un po’ pesanti e un leggero senso di fatica, poi la situazione andava via via migliorando e pian piano superavo alcuni uomini dell’uno o dell’altro tracciato, che correvano davanti a me. Mi ritrovo a correre subito davanti a quello che successivamente avrei scoperto essere il terzo uomo del trail “lungo” ed insieme superiamo quello che si rileva essere il primo uomo del trail corto, l’amico Daniele. Mi dicono che sono terza, non me ne curo e proseguo. Ad un certo punto del percorso, siamo ormai intorno al 23esimo, in una zona di pascolo trovo abbattuto un paletto con balisa, oltre a quello nessuna traccia di indicazioni. Provo ad sgolarmi e fare cenni per farmi dare indicazioni, ma dalla cresta del Baldo nessuno risponde. Proseguo e mi ritrovo lungo il filo di recinzione dell’area di pascolo. Nessuno sa darmi indicazioni se proseguire verso sinistra o verso destra, lungo la dorsale. Vado un po’ su e giù, mi raggiunge il terzo uomo della 35 km e scorgiamo un’indicazione alla nostra sinistra. La prendiamo ed arriviamo al bivio tra i due percorsi. Giungo al traguardo, prima assoluta, e subito chiedo informazioni sul corretto percorso da seguire una volta raggiunta la dorsale. Mi spiegano, mancava un breve “giro di boa”…saluto e torno indietro a correggere il percorso lasciando interdetti speaker e organizzatori. A seguire giunge al traguardo il primo uomo, Daniele Rigon, che, non vedendomi all’arrivo, si fa spiegare la situazione e decide di fare retrofront e venirmi incontro dichiarando che, essendo stata io in testa, sarebbe stato giusto così….(gran cavalleria e grande sportività di Daniele!)
Siamo allora transitati entrambi due volte per il traguardo, mentre l’organizzazione si affrettava a sistemare paletti, balise e frecce che scopriamo essere state in massa abbattute dalle mucche durante la notte.
Nel trail lungo transitava per primo De Togni seguito a breve distanza da Carcano, mentre al femminile giungeva in solitaria Anna Conti.
Da ripetere assolutamente, il GSD Valdalpone l’ennesima conferma, passione infinita e attenzione indiscriminata verso tutti i runner presenti ai nastri di partenza!
Commento di Silvia Rampazzo.
Cronaca ufficiale su
Per classifiche:
http://www.montefortiana.org/Monte_Baldo.aspx
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