Pegarun
La classica miniskyrace delle foglie morte
raccontata dal cuore della gara
06 11 2016 Maggianico Lecco.
Sono stati ben 133 gli atleti che, incuranti del meteo inclemente, si sono presentati ai nastri di partenza di questa classica di fine stagione sempre ben organizzata dagli amici dell’ associazione APE di Lecco.
Per una volta vorrei provare a raccontarvi questa gara per come l’ho vissuta metro dopo metro. Tanti sono i motivi per cui io ed Ester cerchiamo di esserci sempre ma per non dilungarmi posso solo dire che gli amici dell’ Ape se lo meritano perché fanno sentire tutti gli affezionati a questa gara protagonisti assoluti di un evento che, pur non richiamando folle oceaniche di pubblico o partecipanti, vede sempre schierati ai nastri di partenza tanti forti atleti della corsa outdoor.
Il sabato di pioggia incessante avrà reso ancor più scivoloso il tracciato ci diciamo nel breve tratto in auto che da casa ci porta verso Lecco ma tant’è , il mondialito delle foglie morte come alcuni amici amano definirlo, è bello anche per questo e la discesa richiederà la massima attenzione.
Nel pre-gara si scrutano sempre gli avversari ed Ester si rende subito conto che oggi la concorrenza è spietata : la giovanissima Martina Brambilla è sulla carta la più accreditata ma teme sicuramente la discesa tecnica, ma anche Cavalli, Fumagalli ( Chiara è in fase di rientro dopo la maternità ), Gilardi,Pensa e altre ragazze giovanissime che non conosco venderanno cara la pelle. Il via è una liberazione e, fortunatamente senza pioggia, si va via veloci su asfalto per attaccare il primo strappetto. Ester è appena davanti a me e marca stretta la Fumagalli ma dalle retrovie arriva presto Martina che prende il largo. All’ attacco della vera salita ( saranno circa 400 mt. di dislivello ) Ester prende il suo passo e lascia che Martina e Chiara procedano davanti con maggior vigore, la tengo a vista e a un quarto della salita sento sul collo il fiato della Cavalli e gli do strada. Cerco però di stargli a ruota perché sale bene pur non guadagnando visibilmente su Ester che rimane avanti di 10/15 mt. , mollo solo negli ultimi 2/3 minuti della salita perché voglio essere lucido per la discesa. Non appena scollinato mi tuffo a capofitto e in quattro balzi piombo sulla Giovanna e su altri due atleti, procedo ad ampie falcate e ne raggiungo altri tre, questo mi fa capire che Ester sta scendendo forte perché questi li aveva di sicuro davanti e appena dopo la vedo, è già in scia alla Fumagalli, ma il primo tratto di discesa tecnica è finito e ci attende un tratto in falsopiano di tutta spinta. Non è il suo terreno ideale e allora, con slancio, mi metto in scia a Chiara per cercare di evitare che si apra troppo divario e per farle anche capire che sono li ….. mica vorrà farmi arrivare davanti. Sembra una lotta tra coppie di coniugi perché appena davanti c’è Davide , il marito di Chiara, ma io cerco di capire dove può essere Martina perché il prossimo obbiettivo è Lei anche se tra me e me penso che se non l’ abbiamo presa subito su questo tratto in piano avrà sicuramente guadagnato.
Finalmente arriva il secondo tratto di discesa tecnica e salto via deciso prima Massimo e poi Flavio “Uela’” Mangili che mi lascia strada, non mi giro più, Ester sa cosa deve fare e non devo essere certo io ad insegnarglielo. All’ imbocco dell’ ultima bagnata e infida gradinata vedo Martina piuttosto impacciata e pur di raggiungerla faccio due gradini per volta. Almeno la soddisfazione di riacciuffarla me la prendo anche se poi sull’ ultimo tratto in asfalto mi va via come una gazzella. E’ solo a questo punto che mi giro e vedo quello che avrei voluto vedere : Ester è appena dietro ed è riuscita a mettere metri preziosi tra lei e Chiara.
Finisce così, Martina vince in 44.14 ma io ed Ester arriviamo appaiati solo 14 secondi dopo, il podio lo completa Chiara che ci segue a 24 sec. di distacco.
La gara maschile ha visto la vittoria del giovanissimo Andrea Rota ( classe 2000 ) che si è messo alle spalle Paolo Bonanomi ( 34.29 ) e Carlo Ratti ( 34.50 ). Per Carlo però la soddisfazione di essere transitato in testa al GPM e secondo me anche quella di vedere che ci sono ragazzi giovani che stanno onorevolmente seguendo le sue orme.
Giacomo Rottoli
29 SGAMBATA Classifica ufficiale assoluta.pdf | [ ] | 646 kB |
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